In memoria di Stefano Maria Zuccaro

Il Prof. Stefano Maria Zuccaro ci ha lasciato.

 

luigi diciocco

Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nel 1975, ha conseguito la Specializzazione in Geriatria e Gerontologia nel 1978 e successivamente in Cardiologia nel 1980.

Dal 1996 al 2004  è stato Professore a contratto nella Scuola di Specializzazione in Geriatria e Gerontologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Per anni è stato Direttore della Geriatria presso l’Ospedale Israelitico di Roma. Ha svolto il ruolo di Officiale Sanitario dello Stato Città del Vaticano, conoscendo  la fiducia e l’amicizia di Pontefici e Cardinali.

Socio fondatore della S.I.G.O.T. (Società Italiana Geriatri Ospedalieri e Territorio), ha svolto con passione all’interno della società i ruoli di Segretario, Consigliere e Presidente. Nel 2015 ha fondato AMGe - Associazione Multidisciplinare di Geriatria - assieme ad autorevoli esponenti della Geriatria Italiana, suoi amici da sempre.

Uomo di raffinata cultura e ricercata eleganza, ha sempre lavorato in sinergia con i colleghi per far crescere la nostra disciplina. Autore di trattati e pubblicazioni scientifiche, ha sempre affiancato al rigore metodologico una sapiente dialettica in grado di affascinare il pubblico. I congressi da lui organizzati si sono sempre distinti per la grande partecipazione dell’uditorio, con relazioni assai apprezzate per la loro completezza ed eleganza. Sempre disponibile con i colleghi ed i pazienti, pronto ad aiutare e consigliare con saggezza, attento e gentile. Non sarebbe completo il suo ricordo se non annoverassimo tra i suoi pregi le doti di convivialità e simpatia che dimostrava in occasione di viaggi ed incontri. Sapeva leggere eventi e persone con sottile ironia e grande sagacia. I ricordi si affollano nella mente: siamo consapevoli di non saper disegnare a pieno la grandezza dell’uomo e del professionista.

Ci ha lasciato con un grande senso di vuoto e di smarrimento. Ci piace ricordarlo sorridente e scherzoso, confortati dal fatto che questa è l’immagine che meglio lo rappresenta.

Fai buon viaggio Stefano, mancherai moltissimo a tutti noi ed alla Geriatria.

 


Il Consiglio Direttivo di AMGe
La segreteria organizzativa
I soci tutti


 

foto zuccaro2

Sempre elegante, e non solo nel vestire, ma anche nel proporsi, nel parlare, nello scrivere.

Lo avevo conosciuto nel 1990, ad una cena a Monselice, perché si cercava di coinvolgere il Veneto nella Società Italiana dei Geriatri Ospedalieri, sino ad allora dominio assoluto di Gaetano Crepaldi. Ne è nata una grande amicizia. Conoscevo i suoi problemi di salute. Speravo potesse conviverci.Non si accetta mai l’altra soluzione, soprattutto quando si tratta di un amico.

Lo avevo chiamato il giorno di Santo Stefano per fargli gli auguri. Mi aveva detto che si era ricoverato in clinica per delle cure. Nei giorni successivi, l’ho quotidianamente richiamato. Speravamo potesse tornare a casa. Poi, l’altra sera, non mi ha risposto. Mi sono molto preoccupato.

Infatti...

Ha dato molto alla Società Italiana dei Geriatri Ospedalieri. Se abbiamo conosciuto da vicino le meraviglie del Vaticano, lo dobbiamo a lui. Aveva con quel mondo dei canali privilegiati, perché medico della Santa Sede. Ci si è adoperati per diffondere a livello nazionale la cultura geriatrica.

Poi, sono arrivati i giovani: Matteo, Giorgia, Chiara ed altri.

Dovevamo far capire quanto è bello ed importante curare i vecchi. Sono passati gli anni e così insieme abbiamo percorso l’età che avanza, anche noi..., ma non ci si pensa.

E, comunque, lui era troppo giovane. Si cerca sempre di spostare, tre onde più in là, l’altra soluzione.

Non ci si rassegna.Il geriatra più degli altri.

 


Gigi e Matteo Grezzana